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"LA VERITÀ DI MICHELANGELO PISTOLETTO. DALLO SPECCHIO AL TERZO PARADISO"

"LA VERITÀ DI MICHELANGELO PISTOLETTO. DALLO SPECCHIO AL TERZO PARADISO"

19.06.2021 La mostra antologica al Museo Comunale d'Arte Moderna Ascona, presenta oltre 40 opere, tra dipinti, Quadri specchianti, installazioni e rare immagini d'archivio, dal 1958 al 2021. Si tratta della più esauriente personale dell'artista, mai realizzata in Svizzera, dal titolo significativo "La Verità di Michelangelo Pistoletto. Dallo Specchio al Terzo Paradiso" (fino al 26 settembre 2021).


Immagine:  Michelangelo Pistoletto © disegna sullo specchio il nuovo simbolo d'infinito "Il Terzo Paradiso" - Foto: J.E.S. 

La rassegna, a cura di Mara Folini e Alberto Fiz, realizzata in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, analizza le fasi creative dell’artista, dalla nascita ed evoluzione dei Quadri specchianti, al rinnovato contesto linguistico del movimento dell’Arte Povera, con opere paradigmatiche quali La Venere degli stracci del 1967, il Muro di mattoni del 1968, le iconiche installazioni degli anni Sessanta, tra cui Labirinto in cartone ondulato del 1969.

Si prosegue, poi, con le azioni collettive e teatrali della metà degli anni Sessanta, rievocate in maniera ampia e approfondita attraverso una serie di video e rari materiali fotografici. Tra queste, le immagini che descrivono l’esperienza dello Zoo, la compagnia creata da Pistoletto nel 1968 che ha proposto spettacoli e interventi in contesti estranei all’ufficialità. Al centro del lungo corridoio, gli spettatori possono divertirsi a spostare liberamente Sfera di giornali, che ripropone un lavoro storico appartenente alla serie degli Oggetti in meno, che già nel 1967 è stato utilizzato per un’azione compiuta a Torino in occasione della mostra Con temp l’azione. L’opera appare oggi particolarmente attuale e il riciclo dell’informazione, la comunicazione fluida, la sovrapposizione delle notizie e il loro azzeramento, sono solo alcuni aspetti identificativi di Sfera di giornali che, il 10 luglio, dal Museo si sposterà per le strade di Ascona, in occasione di una performance destinata a coinvolgere gli abitanti del Borgo.

Un’intera sezione è dedicata a Segno Arte, altra fondamentale ricerca di Pistoletto, ovvero una figura formata dall’intersezione di due triangoli che contengono al loro interno la massima estensione del corpo umano con le braccia alzate e le gambe divaricate. Un segno diffuso, in grado di modellare ogni cosa mettendo al centro l’uomo. A testimoniarlo lavori come Porta – Segno Arte, Finestra – Segno Arte, Termosifone Uomo Segno Arte, Cassonetto – Segno Arte, Attraverso il Segno Arte e Does God Exist? Yes I Do!

La mostra prosegue con alcune installazioni recenti di particolare significato tra cui Tempo del giudizio (2009), che rappresenta idealmente un tempio in cui le quattro grandi religioni – Cristianesimo, Buddismo, Islamismo, Ebraismo – sono indotte a riflettere su se stesse ponendosi di fronte allo specchio.

La rassegna si sviluppa, poi, intorno a Love DifferenceMar Mediterraneo, un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie provenienti dai diversi paesi che si affacciano su questo mare. Love Difference, presentato nel 2003 alla Biennale di Venezia quando Pistoletto ha vinto il Leone d’Oro alla Carriera, è un annuncio programmatico, un movimento che unisce l’universalità dell’arte all’idea di transnazionalità politica.

Sempre nel 2003, in nome di un’arte relazionale, l’artista scrive il manifesto del Terzo Paradiso e ne disegna il simbolo, costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito: nei due cerchi esterni sono contenuti gli elementi antitetici e opposti (natura e artificio), che si connettono nel cerchio centrale creando un terzo elemento rigenerativo, che sta a testimoniare il profondo cambiamento a cui deve andare incontro l’intera società sviluppando un percorso di trasformazione responsabile. È un dare messaggio che oggi più che mai appare necessario.

Le grandi fotografie delle installazioni del Terzo Paradiso sulla Piramide del Louvre (2013), nelle acque di fronte all’Avana (2014), nel Parco del Palazzo delle Nazioni a Ginevra (2015) o sul logo della missione della Stazione Spaziale Internazionale nel 2017, fanno da trait d’union con le nuove installazioni del Terzo Paradiso che si possono ammirare nei parchi di Monte Verità e del Museo Castello San Materno.

Chiude idealmente il percorso Metrocubo d’infinito (1966), un’opera costituita da superfici esternamente opache ma specchianti verso l’interno, che fa giungere al culmine le possibilità di rifrazione, in un infinito a cui viene sottratto il potere metafisico, riaffermando un principio secondo cui l’intelligenza dell’uomo si pone al centro della riflessione. L’opera dialoga con la collezione permanente del Museo ed è collocata accanto ai dipinti della visionaria Marianne Werefkin, per la quale l’arte è brama di un Dio cosmico a cui tendere per dare senso al proprio divenire.

Il significato della mostra è reso esplicito dalla presenza a Monte Verità, punto d’incontro agli inizi del secolo scorso per artisti e intellettuali anticonformisti di tutta Europa, di un Terzo Paradiso realizzato con l’impiego di grandi sassi levigati dal tempo, donato dall’artista in modo permanente e che rivela la continuità tra il suo pensiero e questo luogo emblematico di Ascona, così ricco di storia e di cultura. 

In occasione della mostra, è stato creato anche un altro intervento di land art nel parco del Museo Castello San Materno con un Terzo Paradiso legato ai cicli della natura dove sono state utilizzate oltre novanta piante.

Il Terzo Paradiso del Museo Castello San Materno, per tutta l’estate sarà animato dalle iniziative di numerosi enti culturali della regione del Locarnese che, all’interno dell’opera di Pistoletto, proporranno spettacoli di danza, musica, teatro, cinema, oltre a laboratori didattici.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano-inglese) Edizioni Casagrande di Bellinzona, con testi di Mara Folini, Alberto Fiz, Paolo Naldini, Michelangelo Pistoletto e un’intervista all’artista di Hans Ulrich Obrist.

cp

DE:

https://www.museoascona.ch/de/ausstellungen/michelangelo-pistoletto

Contatto: 

https://www.museoascona.ch/it

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